Quanto tempo prima aprire un vino rosso?
Il vino dona tante soddisfazioni, sia quando si gusta un buon bicchiere per la pura voglia di farlo e senza bisogno di ricorrenze particolari, sia brindando in compagnia, durante un momento importante e speciale.
Qualunque sia l’occasione, conoscere i vini vi permetterà di godervi appieno l’esperienza sensoriale che vi faranno provare. Questo significa sapere se e quanto tempo prima aprire un vino rosso, i tempi e le modalità di ossigenazione, qual è la temperatura migliore di servizio e come conservarlo.
Se anche Edoardo VII, re della Gran Bretagna e d’Irlanda, a fine Ottocento diceva che il vino non si beve soltanto, ma si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla, allora parliamone e vediamo come godersi appieno un buon vino rosso fin dal momento in cui si apre.
- Ossigenare il vino: luoghi comuni e realtà
- Cosa significa decantare il vino
- Ossigenazione in bottiglia o in decanter?
- Quindi, quanto tempo prima aprire un vino rosso? Indicazione dove trovarlo nelle nostre schede prodotto.
Ossigenare il vino: luoghi comuni e realtà
Stabilire in modo esatto quanto tempo prima è meglio stappare una bottiglia di vino per ottenere la sua massima espressività non è possibile, perché sono molte le variabili in gioco.
Gustare un bicchiere di rosso appena stappato, senza bisogno di troppi accorgimenti e rituali, è proprio un piacere. Una volta aperto però, sapere che la tipologia dei vini, le annate, il grado alcolico e l’ossigenazione incidono sull’esperienza dell’assaggio, permette di assaporare ogni singolo sorso con ancor più soddisfazione. Vediamo come.
Anzitutto il vino rosso va ossigenato. L’ossigenazione è il processo che permette al vino di respirare. Così sprigiona ancora di più tutte le sue qualità. La maggior parte dei vini rossi trae beneficio da questo, specie quando si tratta di vini con lunghi affinamenti o gran riserve.
Ossigenazione e ossidazione non sono la stessa cosa. Piccole quantità di ossigeno sono importanti per il vino e lo sviluppo del suo bouquet.
Quando il vino è aperto da troppo tempo, inizia ad alterare le sue caratteristiche organolettiche – vedi anche “Quanto dura un vino rosso aperto”. Il colore si scurisce, il gusto si altera, ovvero, come si dice in gergo tecnico, si maderizza.
E i vini bianchi? Non devono essere decantati.
Gli spumanti e i vini frizzanti? Nemmeno, perché altrimenti perdono la loro caratteristica principale, ovvero le bolle.
Alcuni luoghi comuni sono da sfatare, quando si tratta di quando va stappato il vino rosso. Ad esempio non è vero che va stappato tante ore prima quanti sono i suoi anni.
E nemmeno che un vino bianco o uno spumante si devono aprire per forza solo nel momento in cui si vogliono bere e mai prima. Stappate e via, cin cin!
Il tempo di ossigenazione di un vino rosso non è direttamente proporzionale al suo affinamento. Quest’ultimo, però, è uno degli elementi che determinano la necessità di ossigenarlo – sempre che si voglia ottenere il massimo dal vino rosso che stiamo per stappare.
Quanto ossigenare un vino rosso, quindi? Se è giovane non ha bisogno di essere ossigenato – vedi un Rosso di Montalcino del 2018 (stiamo scrivendo nel 2020), mentre un vino più maturo, che ha avuto un lungo processo di affinamento è bene che si ossigeni almeno per un’ora, come ad esempio un Brunello di Montalcino del 2008 o del 2015.
Cosa significa decantare il vino rosso
L’evoluzione di un vino rosso inizia in botte, prosegue in bottiglia e continua una volta aperto. E questo dipende anche dall’ossigenazione. L’ossigenazione che sviluppa le caratteristiche organolettiche del vino avviene una volta aperta la bottiglia e prosegue nel bicchiere.
Decantare il vino significa ossigenarlo, in modo che il suo aroma si sviluppi al meglio, dato che le molecole reagiscono con l’aria, legandosi all’ossigeno.
Oggi tutti i tipi di vino sono filtrati e quindi non presentano sedimenti o residui. Ma i vini che hanno fatto molto affinamento, anche per 20/25 anni non sono filtrati. Ecco perché nel loro caso la decantazione avviene travasando il vino in un decanter, un contenitore di vetro o cristallo trasparente, largo sul fondo e dal collo stretto. La forma del decanter permette al vino di entrare in contatto con l’ossigeno attraverso la maggior superficie possibile, accorciando i tempi di decantazione rispetto a quanto avviene semplicemente aprendo la bottiglia. Così nel decanter il vino si ossigena e sprigiona i suoi aromi. Nel caso di vini di lunga annata l’altro scopo dell’uso del decanter è separare il vino dai residui che si formano durante il lungo affinamento. Bottiglie di questo tipo vanno inoltre tenute in verticale almeno per 24 ore prima di stapparle e berle. Così eventuali sedimenti, quelli che in Toscana chiamiamo i bruscoli – che possono formarsi in modo naturale nel vino durante la vinificazione – si depositeranno sul fondo senza finire nel bicchiere. In questi casi, mentre versate la bottiglia, fate attenzione a non inclinarla troppo. Potete anche illuminarne il collo con una candela (se vi sentite romantici) o una pila, per controllare attraverso il vetro che non passino i sedimenti.
Ossigenazione in bottiglia o in decanter?
Questo vale quando si tratta di servire vini che hanno fatto lunghi affinamenti, dai 20/25 anni in su. Vengono travasati dalla bottiglia nel decanter molto lentamente, avendo cura di non versare anche i residui e allo stesso tempo il vino si ossigena. Per i vini gran riserva, infatti, è migliore un’ossigenazione lunga e graduale in bottiglia (un’ora, un’ora e mezzo). E il decanter, per la forma che ha, crea un’ampia superficie di contatto tra aria e vino e quindi un’ossigenazione più veloce.
Nulla vi vieta di versare e servire in decanter anche un vino di annate più recenti, per un’ossigenazione intensa e più breve rispetto a quella che avviene in bottiglia. Il decanter fa sempre una bella scena a tavola! Ma non è necessario.
In tutti gli altri casi l’ossigenazione può avvenire semplicemente stappando la bottiglia con un po’ di margine temporale rispetto a quando si berrà. Il vino sprigiona al meglio tutti i suoi sentori. “La sola arma che tollero è un cavatappi” diceva Jean Carmet. E noi che siamo pacifisti pensiamo la stessa cosa. A quel punto l’ossigenazione continuerà direttamente nel bicchiere.
Quindi, quanto tempo prima aprire un vino rosso?
Nelle schede dei nostri vini trovate sempre l’indicazione del tempo di ossigenazione necessario per le singole tipologie. E se poi vi resta qualche dubbio o curiosità, basta chiedere e siamo a vostra disposizione. Ci farà davvero piacere. Di vino è bello anche parlare, oltre che berlo.
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